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    SETTE YOUMORINI IN ROMANIA E MILLE COMPETENZE DA PORTARE A CASA

    Vi siete mai chiesti che esperienza si vive partecipando ad uno Youth Exchange in Romania? Il 9 novembre ha avuto inizio la nostra esperienza a Cristuru Secuiesc, una piccola, sperduta ma caratteristica città della Transilvania, in Romania. Ma non eravamo da soli! Venticinque ragazzi provenienti da Francia, Portogallo, Polonia, Ungheria e Romania hanno vissuto insieme a noi dieci giorni intensi e pieni di attività stimolanti.

    Il tema dello scambio?

    “SIRI: Supporting and Integration of Refugees and Immigrants”. Possono sembrare paroloni ma il concetto è molto semplice: l’obiettivo era quello di riunire trenta ragazze e ragazzi provenienti da diversi paesi per discutere di integrazione, minoranze, rifugiati e migranti. La ricchezza maggiore che abbiamo trovato a Cristuru Secuiesc è stata, senza alcun dubbio, la varietà di culture e background differenti con cui abbiamo potuto interagire quotidianamente.

    Allo scambio hanno infatti partecipato, non solo le sei nazionalità di cui vi abbiamo parlato poco fa, ma ragazze e ragazzi originari da 18 Paesi sparsi in tutto il mondo. Ed è proprio questo che ci ha permesso di entrare in contatto con idee, opinioni, usi e culture molto diverse dalle nostre.

    All’insegna dell’entusiasmo, durante la settimana, abbiamo partecipato a diverse attività di educazione non formale: dibattiti, giochi di ruolo, presentazioni e speech che ci hanno permesso di conoscere e condividere le dinamiche presenti in Italia e in altri paesi europei.

    Il gruppo, lavorando insieme e coordinandosi autonomamente, ha poi creato una serie di elaborati volti a informare e sensibilizzare i giovani europei a proposito di integrazione e minoranze in Europa e nel mondo.

    Il primo elaborato consiste in un libro creato da tutti i partecipanti; l’obiettivo era quello di identificare cinque idee per permettere l’integrazione delle minoranze nell’ambito degli asili e delle scuole e cinque idee nell’ambito dell’inclusione e dell’integrazione sul posto di lavoro, rivolgendosi quindi al mondo degli adulti. Al termine dell’esperienza, a tutti i team nazionali è stata assegnata un ultimo task: scrivere, registrare ed editare un video a proposito della gestione della migrazione e delle minoranze nel proprio paese d’origine.

    Ma se dovessimo scegliere la nostra attività preferita, ci sarebbe una sola risposta possibile…L’attività che ha riscosso maggiore successo tra tutti i partecipanti è stata lo “storytelling circle”, durante la quale, seduti in cerchio, ognuno ha avuto la possibilità di condividere un’esperienza significativa della propria vita. La condivisione di esperienze così profonde e toccanti è stata possibile solo grazie al clima di fiducia, accoglienza e coesione che si è creato nel gruppo. Ed è questa la ragione per cui, durante il tempo libero, siamo stati in grado di organizzare serate animate, gare di ballo e karaoke night!

    Dall’Italia abbiamo sicuramente portato tanto entusiasmo, che gli altri partecipanti hanno immediatamente notato e apprezzato. Il nostro team è stato infatti in grado di coinvolgere tutti con balli, indovinelli e spirito di condivisione, insegnando la gestualità italiana e qualche parola “speciale”. Quindi? Avete capito che gli Youth Exchange Erasmus+ sono molto più di semplici scambi culturali? Se ancora non siete convinti abbiamo solo un’ultima cosa da dirvi… Noi non vediamo l’ora di ripartire

    Silvia, Nicolàs, Giada, Lidia, Rajbir, Margherita, Anyelle
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    Youmore alla guida di Erasmus plus KA154 – Rural Youth Goes European

    Si è appena concluso il Training Course “Rural Youth Goes European”, tenutosi a Castagnetoli dal 2 al 5 ottobre, un’esperienza intensa e ricca di spunti per tutti i partecipanti. Il programma, articolato su più giornate, ha proposto una serie di attività diversificate e momenti di confronto stimolanti.

    La prima giornata si è aperta con una serie di workshop incentrati sui bandi e i progetti dell’Unione Europea per le amministrazioni locali, volti a incentivare la partecipazione attiva dei giovani nella vita comunitaria. Durante questi incontri, abbiamo esplorato in dettaglio le possibilità di finanziamento per i comuni, individuando modi concreti per migliorare il coinvolgimento giovanile. Successivamente, nel corso di una sessione di brainstorming, abbiamo lavorato insieme per generare idee su iniziative specifiche da implementare nei nostri comuni. Nel pomeriggio, ci siamo immersi nella realtà di “Il Pungiglione”, una cooperativa sociale impegnata nell’inclusione di persone svantaggiate attraverso varie attività lavorative e sociali. Questo incontro ha sottolineato l’importanza del dialogo tra istituzioni, associazioni e giovani, evidenziando come la collaborazione possa favorire un’effettiva inclusione e reintegrazione sociale e lavorativa.

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    Preparati a esplorare l’Europa con DiscoverEU!

    Se hai 18 anni e ti piace viaggiare questa è l’occasione giusta per te! Attraverso questa opportunità offerta dall’Unione Europea potrai scoprire posti meravigliosi a bordo dei treni per il quale ti verrà offerto il pass, conoscendo nuove culture e incontrando amici da tutto il mondo.

    Hai paura a partire solo? Non preoccuparti, puoi organizzarti attraverso il gruppo Facebook

    Hai tempo fino al 16 ottobre alle 12:00 per iscriverti cliccando su “partecipa ora” su questo sito https://youth.europa.eu/discovereu_it dove troverai tutte le info necessarie per candidarti

    In bocca al lupo e buon viaggio!

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    IGNITION-YOUTH EXCHANGE

    Il tema dello scambio giovanile “IGNITION” a cui abbiamo partecipato dal 4 all’11 di agosto era “cinema e teatro per la lotta al cambiamento climatico”.

    Si è svolto a Kokkola, nel nord della Finlandia, in un fiabesco centro per giovani affacciato sul mare, “Villa Elba”, dove eravamo accomodati in dei cottages con altre 7 persone provenienti da tutta Europa, i più lontani da noi con cui abbiamo avuto la possibilità di interagire venivano dall’Azerbaijan.
    Durante la mattinata prendevamo parte a dei laboratori nei quali potevamo mettere alla prova le nostre capacità di improvvisazione nella danza e nella recitazione . Variavano ad ogni giornata, e così abbiamo avuto la possibilità di lavorare in più ambiti. Alla fine di ciascuno preparavamo una piccola esibizione che mostravamo poi a tutti i presenti. Nel pomeriggio aveva luogo invece il lavoro principale, io ad esempio ho aderito all’equipe che aveva come modalità artistica il cinema, e abbiamo lavorato per diverse giornate al prodotto finale che abbiamo poi condiviso con tutti l’ultimo giorno.

    Il compito era preso seriamente da tutti, che ci si sono dedicati con impegno, ma non è mai stato troppo pesante da risultare noioso, anche perché il tempo per dedicarsi alla conoscenza degli altri partecipanti e riposarsi era molto e ben distribuito. Un giorno è stato dedicato interamente ad attività di svago nella natura, che erano un’uscita in kayak, una in sup e una ricerca di biologia marina. Così abbiamo potuto esplorare e conoscere luoghi differenti dalla realtà che viviamo in Italia.

    Da parte mia, la qualità migliore del progetto sono state le persone: ci siamo infatti trovati in un gruppo di 48 giovani da vari stati europei, e tutti si sono dimostrati partecipativi e attivi nei lavori, ma anche molto propensi alla socializzazione e così abbiamo terminato la settimana, ognuno in modo diverso, portandoci a casa relazioni bellissime. Oltre ai ragazzi però anche
    gli adulti mi hanno soddisfatto molto: erano sempre tutti disponibili per aiutarci e hanno organizzato dei lavori incredibili. Il responsabile della mia attività pomeridiana ci ha posto davanti varie sfide per stimolarci nel modo giusto, ci ha tenuto compagnia e ci ha aiutati laddove avevamo dubbi o difficoltà.
    Non dimenticherò facilmente questa settimana e coloro con cui l’ho vissuta, è stata un’esperienza molto stimolante e soddisfacente, dalla quale ho anche tratto conoscenze pratiche riguardo alle tecniche teatrali; inoltre è risultata molto utile a mettere alla prova il nostro inglese.

    Articolo scritto da Ludovico, che insieme ad Elisa (Group Leader), Luna, Bianca e Isabela componevano il team italiano

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    RYGE: Rural Youth Goes European – Opportunità per i Giovani delle Aree Rurali


    RYGE (Rural Youth Goes European) è un progetto finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) nell’ambito del programma Erasmus Plus. L’iniziativa coinvolge otto regioni italiane, associazioni, youth workers e decisori politici, con l’obiettivo di creare un tavolo di lavoro strutturato che favorisca formazione, condivisione di buone prassi e attività locali congiunte tra amministrazioni, operatori giovanili e ONG.

    I partner del progetto
    Il coordinatore principale del progetto è Yoccumore APS, supportato da partner tra cui Sciara Progetti, Il Vergante, Comune di Sarezzo, Europiamo ETS, Usamborgia APS, Pro Loco di Acquasparta, MAEK APS, Studio Progetto COOp, Comune di Norma e otto municipi come partner associati.

    L’obiettivo generale
    Il progetto RYGE mira a migliorare l’accesso alle opportunità offerte dal programma Erasmus Plus per i giovani che vivono in comunità rurali o territori periferici. Questi contesti spesso presentano sfide educative, culturali e logistiche, che possono portare i giovani a diventare NEET (Not in Education, Employment or Training), abbandonare la scuola (drop-out) o lasciare il proprio territorio per mancanza di opportunità rispetto alle aree urbane.

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    Eight Days, Four Cultures: an Erasmus Journey in Italy, Culture flows in (E)U

    Spending eight days on an Erasmus project in Italy was an enriching experience, off ering a vibrant exchange of cultures among participants from Sweden, Spain, Latvia, and Italy. Each day was filled with activities and workshops aimed at fostering cultural understanding and collaboration. We learned about History and Geography, Green practices and Language; also we have deepened our understanding of traditional cuisine through cooking and have created social media content as you can see in the Interculture Recipe Book we have made.

    From the Swedes, we learned about their traditions, cuisine, and the Swedish way of life, which emphasizes sustainability and social welfare. The Spanish participants introduced us to their cheerful traditions, fl amenco dance, and the rich history that shapes their modern culture. The Latvians shared their unique folklore, traditional dances, and the signifi cance of their natural landscapes in everyday life.

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    “Salute mentale e benessere” nuovo progetto a Cipro

    Sempre più studi dimostrano che l’ansia e la depressione sono fenomeni sempre più comuni tra i giovani, che hanno avuto un incremento durante e dopo la pandemia di Covid 19. A queste si aggiungono le pressioni e le aspettative da parte della società, la precarietà della vita quotidiana legata a studi e ricerca di un lavoro e nella vita “online” la costante esposizione ai social media, e quell’ossessione a rimanere sempre connessi e mostrare sempre quanto si è felici, anche se la realtà è ben diversa

    Questi sono stati i bisogni su cui è stato progettato lo scambio giovanile “Happy minds Happy lives” che si terrà a Paphos (Cipro) dal 2 all’11 dicembre. Insieme a giovani provenienti da Cipro, Italia, Georgia, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca e attraverso i metodi dell’educazione non formale si esploreranno tra i vari temi anche quello della salute mentale e dell’autostima

    Il gruppo italiano sarà formato da 5 persone (4 partecipanti + 1 Group Leader) e le selezioni sono aperte fino al 5 settembre, attraverso la sezione “Registrazione” di questo sito

    Cliccando QUI si trova l’infopack del progetto

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    L’impatto con la comunità bresciana del progetto Culture flows in (E)U: dall’aiuto nella preparazione dell’oratorio di Chiari all’accoglienza dei partecipanti per una tipica cena italiana

    Dopo tanto tempo siamo tornati a Chiari con il nostro progetto “Culture flows in (E)U” e i nostri ragazzi e ragazze provenienti da Italia, Spagna, Svezia e Lettonia sono stati ospitati presso l’oratorio CG 2000, che è stato preparato alla perfezione in una giornata grazie all’aiuto e il supporto della comunità locale durante una domenica che si è conclusa con una pizzata in compagnia.

    Oltre allo staff di Youmore a dare una mano c’erano anche le famiglie e i gruppi di amici che avrebbero poi ospitato i partecipanti durante la giornata “Welcome to Italy”.

    Durante la cena che ha concluso il giorno italiano gli ospiti internazionali hanno potuto gustare piatti tipici della tradizione bresciana e italiana, passando una piacevole serata tra chiacchere, giochi e musica e quindi non solo scoprendo l’arte culinaria che caratterizza il nostro Bel Paese ma anche l’accoglienza e l’ospitalità tipiche della nostra gente.

    I partecipanti dello scambio giovanile con le famiglie e le compagnie di amici davanti all’oratorio prima della cena
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